Articolo 21 della costituzione
italiana: tutti hanno il diritto di esprimere liberamente il proprio
pensiero con lo scritto, la parola e ogni altro mezzo di diffusione.
La costituzione del 1948, la più bella
del mondo a sentire alcuni o un efficace strumento di contenzione
degli estremismi per altri, garantisce a chiunque il diritto di
espressione su qualsiasi argomento.
Ora, onestamente, voi lascereste al
tronista Costantino Vitagliano la possibilità di esprimersi sulla
manovra economica più efficace per il 2017? Potrebbe avere delle
idee sull'esercizio di bilancio più efficaci di parte della classe
politica, ma anche no e non ho proprio voglia di rischiare.
Ma chiunque ha diritto di esprimersi,
anche se non ha competenze sull'argomento di discussione.
Voi potreste pensare “Si, ma non devi
per forza ascoltare quello che dicono” e avreste perfettamente
ragione! Ma anche qui andremmo a scontrarci con un'evidenza, ovvero è
quasi impossibile non ascoltare.
Un Esempio? Sono stato personalmente
bloccato su Twitter da Gasparri per avergli fatto una domanda.
Ha anche detto che mia madre vendeva il
proprio corpo per un tozzo di pane.
Quindi anche un esperto di gogna
pubblica come Maurizio Gasparri fa fatica a non ascoltare, anzi
risponde a tono!
Per cui se il Ministero dell'economia e
delle finanze può ignorare la proposta del tronista Costantino
Vitagliano di istituire, ad esempio, un ministero della depilazione e
dell'abbronzatura coatta, non è detto che valga per tutti i casi.
Piccolo memorandum: vi ricordate
Tiziana Cantone, la ragazza di cui avevano condiviso il video dove
tradiva esplicitamente il ragazzo? Si è uccisa perché tutti le
davano della troia.
Lo era o meno? Non sta a me giudicarlo,
non ero presente e non mi interessa.
In Generale non mi esprimo perché
non so.
Ma se tutte le persone che non sanno
tacessero non avremmo ospiti per i programmi di Barbara d'Urso e la
preferisco confinata alle reti mediaset piuttosto che in giro a fare
danni.
Quindi la costituzione sancisce il
diritto a dire quello che vogliamo e il nostro fragile ego ci obbliga
ad esprimerci su tutto, anche se ne abbiamo la stessa coscienza che
un Chihuahua ha della fisica quantistica.
Che fare dunque?
Vi dico quello che farò io: mi
esprimerò con ogni mezzo pensando alle conseguenze che può avere
questo gesto.
Lo farò con il TERRORE delle
conseguenze. Questi editoriali saranno trattati con il terrore
atavico di dire una cazzata e che questa cazzata abbia delle
conseguenze. Non prenderò alla leggera il diritto di esprimermi e
cerchero di usarlo con intelligenza.
Il resto lo lascio a voi.
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