"La nostra prima uscita, la ricordi?"
"Oh si"
"Io ricordo bene solo il momento in cui ti volevo salutarti. E mi sono avvicinato.
Il primo approccio... Puntavo alla bocca."
"Puntavi molto più in basso"
"Sono un romantico, lo sai. Alla terza uscita avrei puntato più in basso.
Ma avessi saputo tutto quello che ne sarebbe seguito ci avrei pensato 2 volte.
O anche più"
"Comunque si, ricordo quando hai cercato il limone duro."
"Nel secondo precedente mi sono sentito un po'
come quando devi mollare in un ascensore pieno:
Lo vuoi fare. Lo devi fare. Non puoi aspettare.
La speranza è che non si senta l'odore.
Se no sai che imbarazzo?
Ecco, l'imbarazzo di una schivata è pari a quello del puzzo in ascensore pieno.
Ecco, la mia disperazione sta nell'impossibilità di sapere se il peto puzzerà."
"Se devi proprio farlo... fallo! Così scopri se puzza!"
"Ecco... ma se non volessi saperlo?
Se volessi tutte le opzioni dell'universo?"
"Chi troppo vuole nulla stringe"
"Mi par sia andata così, anche se volevo solo... te"
"Hai sempre amato le frasi ad effetto"
"Ciò non toglie che in quel primo incontro ci fosse una promessa del tutto,
il primo approccio ha le dimensioni dell'universo
e l'unica sintesi è nel dubbio… mi schiverà o mi accoglierà?”
“Ti ho stupito?”
“Hai fatto esattamente quello che mi aspettavo”
“O sei incredibilmente bravo o sei incredibilmente stupido”
“Entrambi, credo”
La Quarta parte QUI
La Terza parte QUI
La Seconda parte QUI
La Prima parte QUI
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