La rivoluzione Culturale iniziata 10 anni fa
ha avuto un inizio piccolo,
di quelli che solo gli intenditori potevano riconoscere.
Boris è una serie televisiva nata nel 2007
che ha avuto il pregio di abbassare la tavoletta,
sedersi e liberarsi su tutte le serie televisive italiane.
Io ero un fan di Caro Maestro con Marco Columbro,
ma dopo il maestro di Vita René Ferretti
tutto è noia.
Oggi, 4 Aprile 2017, al sottodiciotto festival
si festeggia questa piccola rivoluzione domandandosi
quando arriverà la prossima
- magari come protagonista un redivivo Marco Columbro.
Siamo in stasi, ammettiamolo.
Un mondo politicamente più instabile, nevvero,
ma culturalmente cristallizzato negli stereotipi
di un sabato sera per una coppia sposata da decadi.
Chi ha voglia di andare nel locale appena aperto
se la piola sotto casa ci fa il 10% di sconti?
Si può fare cultura intrattenendo?
La risposta è si, se se ne ha il talento.
No, se l'unico obiettivo è fare utile.
Boris è riuscito a ricordarci quanta monnezza ci sorbiamo
ogni giorno di fronte al televisore
riuscendo a strappare un sorriso al grido di
"Cagna Maledetta!"
Quel sorriso sincero del bambino che ha sentito la sua prima
parolaccia.
Quel sorriso in grado di svelare l'inganno di Maya.
Dio quanto se ne sente la mancanza.
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