"Siamo una generazione di uomini cresciuti dalle donne.
Mi chiedo se un'altra donna è veramente la risposta che ci serve."
Questa frase tratta da Fight Club
pone, in maniera semplice ed efficace,
un interrogativo atavico:
qual'è il ruolo paterno nella crescita dei figli?
Siamo passati da padre padrone a padre amicone?
Il padre, in passato, era un individuo emotivamente
distaccato
che si occupava di punire i figli.
Punto.
Ora il padre, perso il ruolo prettamente autoritario,
rischia di appiattirsi in un ruolo di
dedizione e cura tipico femminile,
almeno nelle fasi della prima infanzia.
In sintesi: il maschio non sa cosa fare.
Un esempio valido di questo disagio può essere il mio babbo,
un uomo che non aveva la più pallida idea di dove iniziare
a fare il padre, ma che in fin dei conti ha formato
il perno fondante della mia personalità:
la capacità di immaginare.
Non sto parlando di mera fantasia,
ma dell'effettiva capacità di creare realtà
diverse da quella vissuta.
Affermare la propria visione del mondo e
creare diverse realtà.
Forse ogni padre, oltre a mantenere economicamente i propri figli,
dovrebbe ricordare loro l'importanza della futilità.
Perché l'immaginazione è futile,
No?
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